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PROTESTA USSI, BRESCIA CALCIO LEDE IL DIRITTO DI CRONACA

PROTESTA USSI, BRESCIA CALCIO LEDE IL DIRITTO DI CRONACA

 Milano – Protesta dell’Unione Stampa Sportiva Italiana,  e dei Gruppi Ussi di Emilia Romagna e Lombardia, nei confronti del Brescia Calcio. La società e “segnatamente il suo Presidente, Massimo Cellino – denuncia l’USSI in un comunicato -, decidono autonomamente e arbitrariamente chi accreditare allo stadio e ciò avviene a 48 ore dalla effettuazione della gara, che è anche la prima, per le Rondinelle, in casa dal ritorno in Serie A, e cioè Brescia-Bologna”.

  “Ne fanno le spese – prosegue l’USSI – buona parte delle emittenti tv emiliane regolarmente accreditate in Lega (il club lombardo decide di accoglierne una soltanto, e cioé quella che ha acquistato i diritti “Silver” della Lega: ma una operazione commerciale non è assimilabile al diritto di esercitare il proprio lavoro, si tratta di un vero e proprio sopruso) e alcune testate web, per quanto regolarmente registrate presso il Tribunale e con direttore responsabile un giornalista professionista”.

L’Unione Stampa Sportiva Italiana e i Gruppi territoriali emiliano-romagnolo e lombardo “stigmatizzano un comportamento del tutto incomprensibile, che viola i protocolli sottoscritti, e invitano la Lega Calcio a prendere posizione garantendo l’esercizio del diritto di cronaca e di commento”.

  Lo stesso club di Cellino, sottolinea il comunicato, “è stato protagonista di episodi analoghi nei tempi recenti; non vale, peraltro, la prevedibile giustificazione legata a un impianto che ha ottenuto agibilità parziale e all’ultimo momento, giacché non sono stati invocati, a giustificare l’esclusione, criteri di sovrannumero ma semplicemente ‘simpatie o antipatie’ verso questo o quel settore dei media”.

  “L’accredito, sarà bene ricordarlo – conclude l’USSI – non è un privilegio dei giornalisti ma semplicemente uno strumento di lavoro, garantito dall’articolo 21 della Costituzione che tutela la libertà di espressione, aggiungendo che ‘la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure’, e ovviamente prevedendo che l’esercizio di libera stampa comprende anche il diritto di accesso alle informazioni e alla loro raccolta senza limitazioni”.

 

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