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FRA EMOZIONI E NUMERI, -100 GIORNI A MILANO CORTINA

FRA EMOZIONI E NUMERI,  -100 GIORNI A MILANO CORTINA

Milano – Video per suscitare emozioni, numeri per dare una dimensione dell’impegno. A 100 giorni dai Giochi invernali di Milano Cortina, il CONI ha voluto celebrare questa tappa significativa in vista della quarta Olimpiade dell’era moderna ospitata dall’Italia, con un incontro alla Triennale di Milano.

Per “Road to Milano Cortina 2026 -100 giorni”, questo il titolo dell’evento, c’era tutto lo stato maggiore del Comitato Olimpico (in mattinata si era svolta la riunione di Giunta) insieme a dirigenti, atleti, partner e stampa. “Momento molto emozionante” per il presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, che ha ricordato il “lavoro di squadra” per coronare “un quadriennio di sacrifici”, dicendosi anche sicuro di vivere “un grande spettacolo” e di dare il massimo per essere “protagonisti di successo”, anche se il successo più grande, “la medaglia più bella”, sarebbe poterla far diventare l’Olimpiade della pace.

Per l’Italia Team, Buonfiglio ha fissato un obiettivo: migliorare le 17 medaglie di Pechino 2022 arrivando a 19. Anche se il segretario generale e capo missione Carlo Mornati, proiezioni alla mano, si è fermato a 18, con una collocazione all’ottavo posto nella classifica per nazioni. Saranno 209 o forse più, comunque il numero più alto di sempre le azzurre e gli azzurri impegnati nei Giochi, solo 6 gare non vedranno partecipazione italiana. Numeri “incoraggianti” li ha definiti Mornati, ricordando l’aumentata competitività dell’Italia Team (+240% rispetto a Vancouver 2010). Confermato anche il valore monetario delle medaglie, in linea con le Olimpiadi estive di Parigi: 180 mila euro per l’oro, 90 per l’argento, 60 mila per il bronzo, detassati, una volta superati alcuni passaggi burocratici.

Esaurito l’aspetto tecnico, ecco quello dell’ospitalità ovvero Casa Italia, un altro capitolo di una storia cominciata nel 1984 a Los Angeles. E stavolta, trattandosi di Olimpiadi diffuse, ci saranno Case Italia diffuse. Tre per la precisione, sempre collegate fra loro: la Triennale a Milano, la Galleria Farsetti a Cortina, l’impianto Aquagranda a Livigno, tre luoghi scelti per far vedere il meglio dell’Italia (dalla cultura all’arte, al cibo, alla tecnologia), in quello che è stato chiamato progetto MUSA. Per la prima volta è prevista l’apertura al pubblico, almeno in Triennale e a Livigno mentre Cortina, per dimensioni della struttura, seguirà le regole del passato.

Al di là dell’aspetto sportivo e del fiore all’occhiello (in questo caso con tre petali) che è Casa Italia, per l’immagine del Paese è necessario che tutto vada per il verso giusto sotto il profilo organizzativo. E lì restano 100 giorni giusti giusti. Molte cose sono pronte, altre meno. “Questi 100 giorni ci servono” riconosce Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina. Lo dice in occasione del secondo tempo della giornata, quello in Regione Lombardia, dove il ministro Matteo Salvini, in videoconferenza, augurandosi di veder gareggiare russi e ucraini “in un clima diverso”, dice anche che “i meno 100 giorni sono figli del lavoro silenzioso e oscuro di chi ci ha creduto fin dall’inizio. Chi si è sfilato lo rimpiangerà”. Il governatore lombardo Attilio Fontana assicura che “siamo in tempo per tutto e tutto si sta realizzando nel modo migliore” per quelle che, lo ripete da tempo, saranno “Olimpiadi bellissime”.

Foto: Il Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, all’evento in Triennale (Foto di claudio Scaccini – Sito CONI)

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