Milano – Un grande giornalista sportivo, una grande firma del calcio. Un “gran signore”, come lo ricordano i colleghi anziani e i molti ex allievi delle scuole di giornalismo che hanno potuto lavorare e imparare accanto a lui. Gianni de Felice, 88 anni, napoletano nell’anima e milanese d’adozione, si è spento ieri nella sua casa di Milano. A partire dagli anni ’50, de Felice è stato cronista sportivo al Mattino di Napoli, redattore al Corriere della Sera, poi vicedirettore e condirettore della Gazzetta dello Sport, capo delle relazioni esterne della Federcalcio per un breve periodo, capo dello sport alla Notte, inviato e infine opinionista e maestro di giornalismo. Una lunghissima carriera trascorsa in gran parte fianco a fianco col suo “fratello maggiore” e conterraneo Gino Palumbo, storico direttore della ‘Gazzetta’.
Un “signore”, sì, ma anche un cronista dal carattere forte e spigoloso, che fin da giovane a Napoli sfidava i colleghi a suon di “buchi”, e che più avanti, da giornalista fatto, avrebbe preteso sempre il massimo, anche con severità, dai colleghi suoi pari e sottoposti. Palumbo lo vide crescere al Mattino, poi lo chiamò con sé al Corriere della Sera nel 1960 e da lì prese il via un lavoro di coppia che – con Gianni Brera sulla sponda opposta e rivale – portò a una completa rivoluzione del giornalismo sportivo italiano. Di pari passo con le imprese della Grande Inter di Herrera, del Milan stravincente di Nereo Rocco, dei trionfi di tanti sportivi azzurri: il tutto raccontato sempre con stile e passione da Gianni de Felice.
Quando Palumbo divenne direttore della ‘Gazzetta’, de Felice gli fu subito accanto, prima come vicedirettore e poi come condirettore. Erano gli anni d’oro della “Rosea”, nella quale de Felice rimase per soli quattro anni fino al 1982, alla chiusura trionfale del Mundial di Spagna. Andò alla Figc di Federico Sordillo, accettando il prestigioso incarico di capo delle relazioni esterne. Ma gli mancò presto il clima della redazione, la caccia alla notizia, la lotta col tempo per la chiusura delle pagine. Tornò a Milano, come capo dello sport e inviato del pomeridiano La Notte. Da opinionista e da insegnante di giornalismo avrebbe poi continuato a rimanere attivo per anni.
Gianni de Felice lascia la moglie Maria e il figlio Antonio. I suoi funerali si terranno martedì 17 giugno alle 14.45 nella chiesa di Sant’Ildefonso in Piazzale Damiano Chiesa a Milano.
(S.G.)
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