Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi

ADDIO A FRANCO ZUCCALA’, VOLTO DEL CALCIO IN RAI-TV

ADDIO A FRANCO ZUCCALA’, VOLTO DEL CALCIO IN RAI-TV

Milano – Franco Zuccalà, volto storico del giornalismo televisivo, ex conduttore fra l’altro di “Novantesimo Minuto” in Rai, scrittore e infaticabile cronista sportivo, si è spento nella notte nella sua casa di Milano. Aveva 83 anni, vissuti fino all’ultimo all’insegna della passione per il giornalismo. Una passione che non lo ha mai abbandonato nemmeno in tarda età, portandolo a seguire ancora in tempi recenti,  munito di taccuino e macchina fotografica, eventi sportivi e non solo in Italia e all’estero.

Da anni iscritto al GLGS-USSI Lombardia, Zuccalà era tuttora revisore dei conti per il Gruppo dei giornalisti sportivi lombardi, che ora lo ricorda con affetto stringendosi alla famiglia. In una delle sue ultime apparizioni pubbliche, Zuccalà era intervenuto meno di un anno fa a un convegno organizzato a Milano proprio dal GLGS in ricordo di Gianni Brera, portando testimonianze e aneddoti come sempre punteggiati di quella garbata ironia che era uno dei suoi tratti caratteristici.

La tv, la Rai-Tv, è stata per anni la sua casa, e “la Domenica Sportiva” e Novantesimo Minuto” le sue principali trasmissioni.  Originario di Catania, dal 2000 collaborava con l’Agenzia di stampa Italpress, ma aveva alle spalle una lunga carriera, durata oltre 60 anni,  fra giornali, tv e radio: dalla “Gazzetta dello Sport” a “Tuttosport”, passando per “Il Giornale Nuovo”, “La Sicilia”, “Telestar”, “Antenna Sicilia” con Pippo Baudo, “Odeon” fino all’approdo in Rai. In Rai, di base negli studi di corso Sempione a Milano, ha lavorato anche per “Il Processo del Lunedì” di Biscardi e per il  Tg1, e per 11 anni ha guidato “I temi del calcio”, programma bisettimanale della Rai Corporation di New York, collaborando poi anche con la tv della Svizzera italiana e Montecarlo Sat.

Non si contano le testate giornalistiche italiane e straniere – quasi un centinaio – per cui  cui Franco Zuccalà ha lavorato o collaborato nella sua lunghissima carriera. Tra queste anche il mensile “La rivista” di cui è stato direttore per due anni. Non c’è stato grande evento sportivo, dai Mondiali di Calcio alle Olimpiadi, dal campionato italiano alle Coppe d’Africa, del quale Zuccalà non sia stato testimone e narratore. Ma lo sport, e il calcio in particolare, non è stato l’unico interesse dalla sua vita professionale. In tanti anni di giornalismo Zuccalà ha intervistato personaggi che fanno parte della storia, come Henry Kissinger, Nelson Mandela, Gianni Agnelli, e fra i grandi del cinema Sophia Loren. Oltre, naturalmente, a grandi campioni del calcio, da Pelè a Maradona, da Cruyff a Beckenbauer. Ha collaborato alla realizzazione di numerosi saggi come “Cento anni di serie A”, ha scritto “Il Re di Broccolino”, “Champions for ever”, “Brividi Mondiali” e poi, in occasione dei suoi 80 anni, “Franco Zuccalà, 80 anni mille avventure. Le tre vite di un inviato speciale con penna, taccuino e telecamera”.

Numerosissimi i premi ricevuti. Tra questi anche la laurea “Honoris Causa” in “Telecommunication Science” presso la Columbia University di New York, e importanti premi giornalistici come il “Boccali” e il “Brera”, mentre nel 2014 Gigi Buffon e l’allora ct azzurro Cesare Prandelli gli hanno consegnato la maglia azzurra numero 50 per il suo mezzo secolo al seguito della Nazionale. Fra i riconoscimenti ottenuti da Zuccalà anche la “Guirlande d’honneur” della FICTS (Federation Internationale Cinema Television Sportifs) per i meriti conseguiti nella sua lunga carriera.

I funerali di Franco Zuccalà si terranno sabato 2 dicembre a Milano nella chiesa di Sant’Angela Merici in via Cagliero.

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