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“Vera Caslavska campionessa dissidente” di Armando Fico vince il 3° premio Ciotti del Panathlon

Riflettori puntati sulla letteratura sportiva ieri sera presso Assimpredil Ance, in pieno centro a Milano, per l’assegnazione del 3° Premio Sandro Ciotti, istituito dal Panathlon Club Milano.
Questa finalissima è stata culmine di un percorso iniziato nel 2023, con la candidatura di 42 libri dai quali la giuria ha selezionato 11 titoli. Undici come i giurati (Sergio Giuntini, Giorgio Ambrogi, Giuliana Cassani, Benedetta Cosmi, Carla De Albertis, Francesco Ferrari, Stefano Bruno Galli, Filippo Grassia, Claudio Gregori, Sergio Meda, Piera Tocchetti) che in un’ulteriore selezione invernale hanno decretato le tre opere che ieri si sono contese l’ambito riconoscimento.

Al termine di una cerimonia presentata da Filippo Grassia, ideatore del premio, nella quale gli stessi autori hanno raccontato il proprio lavoro, a vincere è stato “Vera Caslavska campionessa dissidente” di Armando Fico, edito da Battaglia.
«Di ginnastica negli anni Sessanta in Italia si sapeva poco, a maggior ragione di ginnastica femminile. Questa non è solo la biografia di una straordinaria atleta, ma l’intreccio con un periodo storico molto forte e impattante sui destini del mondo e delle persone. La cecoslovacca Vera nasce sotto il nazismo e cresce sotto un regime di stampo sovietico di cui sarà dissidente, andando incontro per questo a numerose problematiche. Iniziata alla ginnastica dalla mamma, dopo che il papà voleva farla giocare a calcio, riesce a vincere nonostante ostacoli continui che le vengono posti, a Messico ’68 vince una medaglia d’oro ex aequo con una sovietica per imposizione dall’alto. Ad oggi è l’unica ginnasta medaglia d’oro olimpica in tutte le specialità individuali, ma se non fosse stata ostracizzata dal regime per le sue posizioni politiche sarebbe potuta diventare ancora più celebre e celebrata, una Messi o Ronaldo del suo sport. Alla caduta della cortina di ferro sarebbe finalmente stata rivalutata e una grande donna, che ha quindi avuto finalmente il posto che merita.», il commento dell’autore.

Gli altri due libri in gara, quindi sul podio, erano “Ferrari presunto colpevole” di Luca Dal Monte (Cairo Editore) classificato secondo al photofinish, e “Una vita in alto” di Sara Simeoni, che ha emozionato la platea con la sua presenza e la sua commozione nel rivedere le immagini dei propri successi, scritto con Marco Franzelli (Rai Libri).

A fare gli onori di casa sono stati Simonpaolo Buongiardino, nuovo presidente del Panathlon meneghino, la già citata Carla De Albertis, membro del Panathlon e sorella del compianto imprenditore Claudio De Albertis a cui è intitolato l’auditorium dove si è svolto l’evento, e la nipote Regina De Albertis, figlia di Claudio e presidentessa di Assimpredil Ance.

«Prima del nostro giovane premio Ciotti c’erano solo il premio Coni e il Bancarella Sport, ma al loro prestigio non sempre è corrisposta altrettanta qualità delle opere vincitrici – ha inoltre affermato il presidente di giuria Sergio Giuntini -. Sono orgoglioso di vedere quanto nel Ciotti affluiscano tante candidature e di pregevole fattura, rendendo difficile tirar fuori la terzina finale, e il vincitore di quest’anno dimostra ulteriormente la serietà del premio. Voglio infine citare alcuni libri che avrebbero altrettanto meritato di essere qui stasera, come “La Traversata” di Ulrike Draesner, “Giulio Giuliani più solo di un portiere” di Paolo Tomaselli, “Le nuove guerre del calcio” di Marco Bellinazzo, “La notte prima” di Massimo Ugolini, “Vittorio Pozzo il padre del calcio italiano” di Dario Ronzulli e la graphic novel “Fantini e Bartali” di Ernesto Carbonetti.»

La serata si è conclusa con un affettuoso ricordo di Sandro Ciotti attraverso gli aneddoti di Grassia e Franzelli.
Nell’albo d’oro, “Vera Caslavska campionessa dissidente” di Armando Fico succede a “Forza Gentile” di Shevchenko e Alciato, che si aggiudicò la prima edizione, e a “De Arte Gymnastica” di Andrea Marcolongo che trionfò l’anno scorso.

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